Nelle ultime settimane ho acquisito* un paio di clienti nuovi. Bene, direte voi. Benissimo, dico io, visto che si tratta di clienti diretti che operano in due settori diversi ma entrambi molto interessanti.
E come spesso succede con i clienti diretti, quello che conta per loro è il risultato, non i mezzi, o gli strumenti, necessari per raggiungerlo.
Sta a me decidere come soddisfare al meglio le loro esigenze: e per farlo (surprise!), mi sono affidata al mio amato memoQ.
Facciamo subito una premessa importante: non sto parlando di quantità, ma di qualità. Anche se il cliente mi ha fornito materiale legacy, qui il punto non è riciclarlo per guadagnare qualche euro, ma utilizzarlo nel modo ottimale per alimentare il CAT e fare sì che mi supporti nel riprodurre la “voce” del cliente, che è già attestata e che va rispettata, dal punto di vista stilistico e terminologico. Ovvero, di rispettarne la coerenza (o consistency, se vogliamo usare un termine mutuato dalla localizzazione).
Allo stesso tempo, per acquisire questa voce non posso semplicemente leggere il materiale preesistente confrontandolo con l’originale, perché sarebbe un’operazione impraticabile dal punto di vista dei tempi, e comunque inefficiente dal punto di vista dei risultati.
Di seguito quello che ho fatto, “armata” di alcune funzionalità specifiche di memoQ:
- allineamento
- gestione e QA della TM
- lexicon
a) Allineamento: come saprete, si tratta della procedura attraverso la quale si trasforma in un formato “lavorabile” dal CAT una coppia di documenti uno dei quali è la traduzione dell’altro. Più la struttura dei due documenti corrisponde, più indolore sarà l’allineamento; o, se volete, più il documento finale è stato modificato in termini di struttura (paragrafi spostati o eliminati, ad esempio), più sarà difficile compiere questa operazione, e sarà necessario andare ad agire pesantemente nell’interfaccia di allineamento, in particolare unendo e/o separando le TU.
Nel mio caso sono stata abbastanza fortunata: utilizzando l’apposita funzione (che in memoQ è accessibile tramite la sezione LiveDoc della dashboard di progetto) sono riuscita ad allineare una ventina tra PDF e docx di circa 2000 parole l’uno in un paio d’ore.
Al termine della procedura di allineamento, ho esportato le TU confermate in una TM creata ad hoc; volendo, avrei potuto utilizzare i file correttamente allineati come componenti di un corpus.
b) La “pulizia” della TM così popolata rappresenta la fase successiva: dopo averla aperta per la modifica nel Translation Memory Editor, ho usato le apposite funzioni per
- eliminare i duplicati (Remove Duplicates)
- eliminare i tag (Remove Tags > All Tags)
In questo modo mi sono garantita una TM ottimizzata in termini di dimensioni e di possibili match.
Infine ho applicato alla mia TM i controlli qualità utilizzando l’apposita funzione all’interno del Translation Editor (poco nota ma secondo me utilissima), accessibile da
Review > Quality Assurance > Run QA > Check Translation Memory
Tempo richiesto: 30-45 minuti, praticamente tutti dedicati al QA.
c) Ultimo ma non ultimo, il lexicon, ovvero la funzionalità di memoQ che consente di estrarre termini e stringhe ricorrenti all’interno di uno o più file, per poi farli confluire in un glossario. In realtà volendo, è anche possibile non eseguire quest’ultima operazione e mantenere lexicon e glossario separati per il progetto; almeno nelle versioni precedenti di memoQ, però, ho notato che così facendo si generava una certa instabilità; e in ogni caso, in questo scenario il mio scopo era proprio generare un glossario, non semplicemente limitarmi a isolare la terminologia utile per un singolo progetto.
A partire dai file legacy forniti dal cliente, che ho importato nel progetto come file “di lavoro”, ho avviato una sessione di estrazione della terminologia:
Preparation > Extract terms
e ho poi proceduto a confermare i lemmi da far confluire nel glossario che, essendo basato sul materiale già approvato del cliente, sarà già altamente affidabile; e che potrò continuare a popolare direttamente dall’interfaccia di traduzione, man mano che lavorerò sui nuovi file.
Tempo richiesto: circa 30 minuti.
In poco più di tre ore ho ottenuto una TM e un glossario “preapprovati” dal cliente, che saranno fondamentali per rispettare la coerenza con il materiale preesistente nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Risultato finale: cliente felice, traduttrice felice
Qualche risorsa in più se volete approfondire:
- I LiveDocs
- Come gestire e modificare una TM (di manutenzione di TM, diciamo più ad alto livello, avevo già parlato qui)
Se invece a leggere di tutta questa roba vi gira la testa e non avete bene idea di quale possa essere l’utilità dei CAT, per clienti diretti o agenzie che siano… potrebbe interessarvi il mio corso su Udemy:
Gli strumenti CAT, il traduttore e il mercato (se poi vi sentite coraggiosi tengo anche corsi per imparare a utilizzarli, questi benedetti CAT. Giuro che alla fine sono pure divertenti. GGGIURO)
Buon lavoro e buon fine settimana a tutti!
*(grazie agli auspici di due colleghe: voi sapete chi siete. A buon rendere!)