Seconda parte del nostro confronto tra le funzioni di SDL Trados Studio 2017 e memoQ Adriatic. La prima parte qui.
Disclaimer: il contenuto di questo post è necessariamente tecnico. Se vi manca qualche pezzo e siete interessati a saperne di più, lasciate un commento o scrivetemi direttamente 🙂
Qui trovate un po’ di terminologia base relativa ai CAT, se avete bisogno di un ripassino.
Nell’infografica vedete la corrispondenza tra funzionalità nei due strumenti, e per quali funzioni questa corrispondenza non c’è. Naturalmente, vanno fatto alcune precisazioni. Vediamo i dettagli di seguito.
- Musa VS dizionari di AutoSuggest: “dizionari” di sottosegmenti derivati da una TM, che è possibile associare a uno o più progetti e quindi sfruttare in vari modi (ad esempio, per la riparazione dei fuzzy, di cui abbiamo parlato la settimana scorsa).
La differenza tra questa funzionalità e i frammenti è che questi dizionari sono statici, non dinamici: vanno creati dall’utente tramite un’apposita procedura e le modifiche/aggiunte apportate alla TM successivamente alla loro creazione non compariranno tra i suggerimenti offerti da questa funzione.
Questo, e il fatto che, in parte, la funzionalità si sovrappone ad altre più recenti anch’esse basate su frammentazione/sottosegmenti (senza voler entrare nei dettagli super-tecnici), probabilmente in Studio la renderà obsoleta a breve. Sempre in Studio, la creazione dei dizionari di AutoSuggest è soggetta ad alcune limitazioni abbastanza pesanti (numero minimo di TU, necessità di utilizzare un’app da acquistare parte).
Dizionari a parte, AutoSuggest rimane invece una delle funzionalità più interessanti e più utili di Studio, e anzi oggi lo è ancora di più, grazie al fatto di alimentarsi anche con la MT, i frammenti e i risultati automatici di concordance. In memoQ, ad AutoSuggest corrisponde il cosiddetto Predictive Typing
- WebSearch VS Web Lookup: nel caso di memoQ si tratta di una funzionalità integrata nel programma, nel caso di Studio di un plug-in da scaricare dall’AppStore e installare a parte, ma il risultato è lo stesso: la possibilità di eseguire ricerche nell’InterneZ direttamente dall’interno del vostro amato CAT. Pensate a IATE, Wikipedia, dizionari vari, Microsoft Language Portal per chi fa localizzazione…
In entrambi i casi avete a disposizione un elenco personalizzabile di fonti predefinite: potete aggiungere o rimuovere fonti, oppure modificare le stringhe di ricerca di quelle già presenti, per adattarle alle vostre esigenze. Quest’ultima operazione non è immediatissima, ma con un minimo di sforzo è possibile ottenere ricerche totalmente su misura, che vi semplificheranno non poco il lavoro. È una delle funzioni non di base che sicuramente uso di più. Occorre aggiungere però che WebSearch in memoQ dà oggettivamente alcuni problemi, che arrivano nei casi più gravi addirittura al blocco del programma (!). Peccato perché secondo me è una funzione davvero ottima.
- Lexicon VS MultiTerm Extract: last but not least, la terminologia, ma per una volta non parliamo di glossari, bensì di estrazione terminologica, ovvero la possibilità di ricavare un elenco di lemmi “candidati” (eventualmente da far poi confluire in un glossario) da file e memorie: file di traduzioni passate che vogliamo sfruttare, appunto, per crearci risorse di terminologia, oppure (ed è il caso del Lexicon di memoQ) i file di lavoro di un grosso progetto che stiamo per cominciare, e per il quale vogliamo generare una base terminologica di partenza, “estraendo” i termini più ricorrenti nel testo.
Differenze principali tra i due strumenti: in memoQ la funzione è integrata e consente, se lo si desidera, di mantenere separato questo elenco di “candidati” dal glossario vero e proprio; in Studio l’estrazione richiede un’app da acquistare a parte. Durante l’ultimo RoadShow ci è stato anticipato che nei prossimi mesi dovrebbero esserci grandi novità per quanto riguarda la gestione terminologica di Studio, in generale e in particolare in relazione a Term Extract: speriamo, perché la funzione in sé è molto, molto utile, ma le sue caratteristiche in Studio (non ultimo il prezzo, ben 400€) ne hanno sicuramente ostacolato la diffusione tra chi traduce.
Domande, dubbi, perplessità, precisazioni, aggiunte e naturalmente anche segnalazioni di errori (speriamo non troppo grossolani) nei commenti o direttamente via e-mail.
Buon weekend a tutti voi!